PALERMO. Si è conclusa con una grande partecipazione la manifestazione “Sferracavallo: faro della città di Palermo”, la tre giorni dedicata alla storia e alle tradizioni della borgata palermitana.
Apprezzatissimo dai visitatori il presepe vivente, che riprendeva il tema pastorale “Comunità generata dalla Parola di Dio”, suggerito dall'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.
Il presepe, già presentato il 29 e 30 dicembre presso la chiesa di Santi Cosma e Damiano, ha visto la partecipazione di oltre cinquanta figuranti, tra adulti e bambini, abitanti di Sferracavallo, impegnati nei quadri di arti e mestieri antichi del quartiere: il pescatore (consavarche), il calzolaio, l'incisore, il maniscalco, il ricottaro e i pastori, il fornaio, sfinci e pastai, il falegname, la lavorazione delle scope (scupi ri curina), le lavandaie, i romani. Gli interpreti in abiti ebrei richiamavano al luogo di origine del presepe.
Nel cortile l'area degustazione di prodotti tipici pane, sfincione, arancine, panelle polpo, pane con meusa, sfince preparati dai ristoratori di Sferracavallo. Tra gli appuntamenti un convegno dal titolo “Il bello e il buono di Sferracavallo” con particolare attenzione alle potenzialità di sviluppo turistico dell'antica borgata marinara e uno show cooking dello chef Vincenzo Favaloro.
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