PALERMO. Dal 12 ottobre il centro storico di Palermo, e persino il suo golfo, avranno un respiro poetico, con la seconda edizione del Festival delle Letterature migranti, presentato stamane a Palazzo Cefalà, sede della Consulta delle Culture. Previsti 64 incontri letterari, 143 ospiti, tra autori, editori e artisti, accanto all'ospite d'eccezione, il premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka, drammaturgo e scrittore nigeriano, condannato a morte nel suo paese, che da molti anni vive negli Stati Uniti.
Soyinka il 13 ottobre, alle 21,30, dialogherà con il sindaco Orlando al Teatro Biondo sul tema del destino e della libertà. «Le letterature ha dichiarato direttore artistico del Festival Davide Camarrone - migrano da un luogo all'altro, da un tempo all'altro. L'età dell'oro di Palermo coincide con il tempo della convivenza tra popoli e culture differenti e in questa città si replica il miracolo della convivenza».
Quest'anno si sono aggiunte più sezioni al festival: «Teatro Cinema e Arti», diretto da Paola Caridi, e «Arti visive», curata da Agata Polizzi. Sono previsti film e documentari, al cinema Rouge e Noir, come 87 ore, il film di Costanza Quatriglio che racconta un terribile fatto di cronaca.
Gli incontri si succederanno fino a domenica 16, lungo i palazzi dell'antico Cassaro e nei teatri palermitani, per concludersi con una festa a piazza Bellini con una performance della comunità bengalese di Palermo e con AfroItaliana, sarà La notte dei poeti, che coinvolgerà tutti gli autori che hanno partecipato al Festival. Non mancheranno appuntamenti di grande importanza come l'incontro con l'Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, sabato alle 16,30 alla libreria Paoline sul tema «La sete di pace da Assisi ad Aleppo», e Luigi Manconi e Giovanni Fiandaca, che venerdì alle 17,00, discuteranno nell'Aula Magna di Giurisprudenza «Di carceri e di diritti».
Caricamento commenti
Commenta la notizia