PALERMO. Muto da 70 anni, da quando il frastuono della guerra soverchiò il suo canto potente, duraturo, frutto del talento scapestrato e temerario del cremasco Pacifico Inzoli.
Muto fino a ieri sera, quando il primo, imperioso, accordo in mi bemolle maggiore del Preludio di Bach, ha soffiato nuova vita alle tremila canne in piombo, stagno e abete, alle tre tastiere da 58 tasti, ai 30 pedali, agli otto metri di facciata in legno dorato.
Il maestro Diego Cannizzaro, organista titolare della Cattedrale di Cefalù, ospite di rassegne musicali in Europa e Stati Uniti, ha accompagnato l'organo tardo-ottocentesco della chiesa di San Domenico - uno dei dieci organi più ricchi e preziosi in Italia, il più importante, per composizione timbrica, a Palermo - nel suo lungo e laborioso percorso di rinascita.
Immagini di Salvatore Militello
Caricamento commenti
Commenta la notizia