Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Juliàn Carròn a Palermo: in un libro le provocazioni del sacerdote spagnolo

PALERMO. L’Auditorium Santissimo Salvatore di Palermo ha fatto da cornice ieri sera all’attesa presentazione pubblica (la seconda in Italia dopo Milano) de “La bellezza disarmata”, il primo libro di Julián Carrón, responsabile del Movimento di Comunione e Liberazione da dieci anni, dopo la scomparsa del fondatore, il servo di Dio monsignor Luigi Giussani. Gianfranco Matarazzo SJ, provinciale dei Gesuiti di Italia e Albania, e Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo, si sono confrontati con don Julián Carrón sulle provocazioni che il sacerdote spagnolo ha lanciato con il libro. Ha coordinato l’incontro Salvatore Taormina, responsabile diocesano della Fraternità di Comunione e Liberazione. “La bellezza disarmata”, uscito a metà settembre per Rizzoli e giunto già alla terza edizione in meno di un mese, mette a tema la crisi della cultura occidentale, con un affondo sui temi di attualità come immigrazione, famiglia, nuovi diritti, Europa, terrorismo, politica ed economia. Attraverso il percorso del libro, l’autore rimette al centro l’uomo, con le sue domande e le sue esigenze di verità e di libertà. La “bellezza disarmata” della fede si fa strada come possibile risposta alle sfide del presente. «Non c’è altro accesso alla verità se non attraverso la libertà. La storia è lo spazio del dialogo nella libertà»; e ancora: «Nessuno può stare in piedi senza qualcosa per cui valga la pena vivere», scrive l’Autore. La bellezza disarmata propone gli elementi essenziali della riflessione di don Julián Carrón a partire dal 2005, anno della sua elezione a presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, dopo che don Giussani stesso, l’anno prima, lo aveva chiamato dalla Spagna a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento. Gli scritti, nati in occasioni diverse, sono stati ampiamente rielaborati e ordinati dall’autore per offrire il contributo di una esperienza reale a chiunque sia alla ricerca di ragioni adeguate per vivere e costruire spazi di libertà e di convivenza in una società pluralistica. «L’unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre e intensamente il reale, senza rinnegare e dimenticare nulla» scriveva don Giussani nel suo libro più famoso, Il senso religioso, e il suo successore scommette totalmente su questo magistero della realtà che sottopone anche la fede alla verifica dell’esperienza. Solo se l’avvenimento cristiano si dimostra capace di risvegliare l’uomo e di affrontare l’intera esistenza con le sue prove e la sua problematicità, può risultare credibile e suscitare l’interesse dell’uomo contemporaneo. Ecco la trama: Julián Carrón è nato nel 1950 a Navaconcejo (Spagna). Ordinato sacerdote nel 1975, è stato docente presso l’Università Complutense di Madrid ed Élève Titulaire presso l’École Biblique di Gerusalemme, responsabile del Seminario Minore, professore di Religione, direttore del Collegio Arcivescovile di Madrid. Dopo il dottorato in Teologia, conseguito presso la Facoltà Teologica del Norte de España, a Burgos, è stato professore di Nuovo Testamento alla Facoltà di Teologia San Dámaso di Madrid. Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato El Mesías manifestado. Tradición literaria y trasfondo judío de Hch 3, 19-26. È stato direttore dell’edizione spagnola della rivista internazionale Communio. Dal 2004 si è trasferito a Milano, chiamato da don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento. Nel 2005 la Diaconia Centrale lo ha nominato Presidente della Fraternità di CL, quale successore di don Giussani. Il Pontificio Consiglio per i Laici lo ha inoltre nominato Assistente Ecclesiastico dei Memores Domini, associazione laicale che “riunisce persone di Comunione e Liberazione che seguono una vocazione di dedizione totale a Dio vivendo nel mondo”. È docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

leggi l'articolo completo