PALERMO. Pierfrancesco Favino, Leo Gullotta, Anna Maria Guarnieri, Gianrico Tedeschi, Carlo Cecchi, Roberto Herlitzka,Emma Dante, Roberto Andò: sono solo alcuni dei nomi di spicco della nuova stagione del Teatro Biondo di Palermo, che è stata presentata stamattina dal direttore Roberto Alajmo, dal presidente Giovanni Puglisi e dall’artista residente Emma Dante, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune Andrea Cusumano. «Siamo orgogliosi dei positivi risultati che la nuova direzione ha raggiunto in così poco tempo – ha detto il presidentePuglisi – e siamo molto riconoscenti al pubblico che ci ha dato fiducia. Teniamo la barra ferma in questa navigazione che non è facile in tempi di crisi e che tuttavia ci sta dando soddisfazioni. Noi stiamo facendo il possibile, con l’impegno di tutti, dalla dirigenza ai lavoratori. Ma tagliare oltre il possibile è impossibile, quindi cercheremo di andare verso un piano di ristrutturazione con la collaborazione dei Soci». Apprezzamento per il lavoro svolto anche da parte dell’assessore Cusumano, che ha sottolineato come «il Biondo stia tornando ad essere un punto di riferimento per il teatro italiano». Cusumano ha espresso soddisfazione anche per il lavoro che Emma Dante sta svolgendo alla “Scuola dei mestieri dello spettacolo”, dove è attivato il primo corso per attori. «La Scuola è forse la cosa più importante che stiamo facendo in questo momento», ha ribadito proprio Emma Dante, che ha elogiato il lavoro degli allievi presenti in sala durante la conferenza. «La scuola è importante – ha detto – perché è un investimento per il futuro». Sulla stagione, all’ideazione della quale la regista non partecipa, ha detto: «Mi sembra che ci sia un disegno preciso nel lavoro di Roberto Alajmo, da un lato l’esigenza di riportare il pubblico al Biondo e dall’altro la volontà di cominciare a proporre qualcosa di nuovo, di diverso, accostando convenzione e sperimentazione. In tal senso la nuova stagione mi sembra appetitosa e pericolosa. Una scommessa che questo teatro deve fare». Il direttore Roberto Alajmo ha ringraziato i suoi collaboratori, il vicedirettore Sandro Tranchina, il direttore amministrativo Stefano Ingrassia e tutto il personale del Teatro, che «in un momento economicamente difficile, e con un fondamentale lavoro di squadra, sta garantendo qualità e professionalità ». «La stagione – ha spiegato Alajmo – ha diverse anime: riunisce alcuni classici rivisitati, non attualizzati, ma inquadrati da una prospettiva diversa, eccentrica, e spettacoli di impronta più spiccatamente comica, ma sempre di altissima qualità, con artisti straordinari e popolari interpreti di cinema e teatro».