PALERMO. Sarà proiettato per la prima volta a Palermo domani, alle 19 ai Cantieri Culturali alla Zisa, nella sala De Seta, »Per quel soffio di libertà«, il nuovo film del regista palermitano Alberto Castiglione. Il film è già stato presentato in anteprima nazionale a Corleone e all'Expo di Milano. Il regista anche questa volta ha voluto accendere i riflettori su un capitolo importante della storia italiana, quello dei fasci siciliani dei lavoratori. Un movimento popolare che la storiografia anglosassone considera il più importante dell'Europa del XIX secolo, dopo la Comune di Parigi.
Il lavoro di Castiglione è una fiction che trova ispirazione nella storia di Bernardino Verro, storico capo del Movimento dei. Fasci Siciliani, sindacalista e primo sindaco socialista di Corleone che venne assassinato dalla mafia il 3 novembre del 1915. Ripercorrere la biografia di questo grande siciliano, proprio in coincidenza con il centenario della sua morte, vuol dire appunto valorizzare questo capitolo fondamentale della storia italiana. Una vita ricca ed intensa, quella di Verro, sia dal punto di vista politico-sindacale che da quello personale, personaggio anche molto discusso, controverso ed ambiguo per qualcuno, ma sicuramente figura esemplare dell'impegno e della lotta che dalle campagne siciliane (basti pensare all'attività per un'equa ridistribuzione del latifondo)diventa emblema di rivendicazione di diritti e di libertà senza confini.
Il film è prodotto da Koinè Film in collaborazione con Sicilia Film Commission, Le musiche sono state realizzate da Lello Analfino, mentre la parte principale è stata affidata a Salvo Piparo, che interpreta appunto Bernardino Verro. Accanto a lui, la brava Aurora Quattrocchi, nelle vesti della madre di Verro. Fra gli attori anche Renzo Li Puma.
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