Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

“Il Trucco”, online il nuovo singolo dei palermitani Utveggi

PALERMO. On line su Youtube il videoclip de “Il Trucco”, secondo singolo estratto dall’album omonimo della band palermitana. “Un uomo in cerca di maturità e sapienza, una dimensione zoppicante e strampalata, un medico profittatore”: questo l'intreccio de "Il Trucco", secondo videoclip tratto dal nuovo album (omonimo) degli UTVEGGI,  registrato presso lo Zeit Studio di Palermo, presentato in anteprima su Rolling Stone e disponibile adesso su Youtube. Sceneggiatura e montaggio ad opera di Antonio Cusimano, disegni di Giovanni Di Giandomenico, sfondi e acquerelli a firma di Davide "Mezz" Mezzatesta. La musica della band formata da Valerio Mirone (voce), Simone Giuffrida (chitarre, voci), Bruno Pitruzzella (chitarre,voci), Luca La Russa (basso, voci) e Giuseppe Montalbano (batteria, voci), attinge da vari generi, propongono un repertorio composto da brani inediti e rielaborazioni di classici con un taglio decisamente ironico. I testi sono in italiano, eccezion fatta per alcuni brani in giapponese. Il gruppo, infatti, sta organizzando, assieme all'agenzia di promozioneEtalentBank, un tour promozionale del disco in Giappone nell'autunno 2015, che partirà da Tokyo. Il disco è costituito da tredici brani, di cui due strumentali (“#1” e “#2”) e uno a cappella (“Millepiedi”), raccontati così dalla band: “le chitarre vibranti de “Il Trucco”, il ritmo recitativo e marziale di “Potosì”, l'atmosfera danzante di“Vampe e coltelli” definiscono il tessuto rock dell'album, mentre venature progressive (“Mangiacarta”), classicheggianti e al contempo hard rock (“Ostinato”) incontrano riff scanzonati (“Postumi”) e un omaggio agli Skiantos (“Le Sbarbine”). I testi sono ora meditativi, ora ironici, prendono spunto dalla natura e da ricostruzioni storiche fantasiose, così come sospesi tra storia e immaginazione sono i personaggi: un aspirante saggio, un millepiedi, un viandante che si muove tra paesaggi e stagioni, un filibustiere in attesa di giudizio, un portalettere innamorato. Particolare l'uso della lingua giapponese che ricorre sotto forma di haiku (“Hakama”), in accostamento surreale all'italiano (“Pulizie a Tokyo”) oppure nella conta ricorsiva di mele verdi e rosse in “To'”, il primo singolo dell'album. Alla fine del disco, si cela nascosta una traccia fantasma (“#3”).

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