PALERMO. Una contaminazione di generi e linguaggi per rinnovare l’immagine del teatro: non più luogo riservato a un pubblico molto spesso élite ma un centro culturale aperto a un pubblico di tutte le età.
Cosa ci si aspetterebbe di vedere sul palco del Teatro Biondo di Palermo? Di sicuro non un mostro hollywoodiano, Godzilla che interpreta Amleto con il suo “to be or not to be? That is the question”. E invece nella nuova campagna video dello Stabile siciliano tutto è possibile. La più classica delle opere teatrali incontra uno dei protagonisti della cultura cinematografica mainstream - tra Godzilla e Jurassic Park - grazie ad effetti speciali e animazioni in computer grafica rigorosamente made in Sicily.
Una clip di due minuti in cui il Principe di Danimarca si trasforma - rivisitato da un’ironica sceneggiatura - nel Mostro di Danimarca. Uno stile comunicativo che si allinea a quello di alcuni tra i più importanti teatri europei, dove codici, generi e linguaggi diversi si mescolano con un unico obiettivo: coinvolgere le nuove generazioni e avvicinarle al mondo del teatro.
Il giovane regista palermitano Riccardo Lupo, ispirandosi allo slogan #quellochenontiaspetti dell’ultima campagna promozionale del Teatro Biondo, gioca con gli stereotipi legati alla drammaturgia del poeta inglese più popolare di tutti i tempi.
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