Famiglie, studenti e tante associazioni hanno preso parte al corteo del primo maggio a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, organizzato dalla Cgil, per commemorare la strage del 1947 dove, appunto, il 1° maggio del 1947 durante la festa dei lavoratori undici persone vennero uccise e altre ventisette rimasero ferite dai proiettili sparati dalla banda di Salvatore Giuliano. Morirono anche donne e bambini. "La conoscenza coltiva la memoria e i diritti" è il titolo scelto per il 2023 dalla Cgil Palermo che organizza l'evento insieme alla Flc, la categoria di scuola, università e ricerca. "E' la prima volta e sto partecipando all'intero corteo - dice lo studente Gabriele Sottile -. Questa giornata, il 25 aprile e il 2 giugno sono tre date che ci ricordano che dobbiamo essere fieri di essere siciliani e italiani". La giovane Carolina Felina dell'associazione La Comune sottolinea che "è importante scendere in campo per l'accoglienza. È una forma di protesta contro tutti i governi che non permettono ai fratelli e alle sorelle immigrati di arrivare in questo Paese". Paolo D'Agnino ha portato alla manifestazione anche i suoi bambini. "Bisogna fin da piccoli - dice- trasmettere i valori, la storia e la memoria della nostra Sicilia". Presente anche il presidio donne per la pace. "Siamo qui - precisa Fausta Ferruzza- anche per parlare di pace. Chiediamo la fine dell'invio delle armi all'Ucraina e trattative di pace autentiche".