Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo ricorda Biagio Conte a un mese dalla morte, padre Vitrano: «Missione? Ora tocca a noi»

«Certamente siamo qui per ricordare fratel Biagio, ma soprattutto per prendere coscienza che ora tocca a noi. Questa missione non l’ha voluta Biagio, non l’ho voluta io. L’ha voluta lui. Adesso tocca a noi». Queste le parole di padre Pino Vitrano pronunciate durante l’omelia in ricordo del missionario laico.

La chiesa di Tutti i popoli all’interno della Cittadella del povero oggi era gremita per il trigesimo della morte di Biagio Conte. Eppure il silenzio si tagliava a fette. Gli occhi erano lucidi e lunga è stata la fila per rendere omaggio alla tomba dove riposa fratello Biagio, posta proprio all’intento della chiesa da lui costruita. «C’è un vuoto enorme - ha raccontato Mario Gebbia, un ragazzo cresciuto all’interno della missione -. Per noi era come un padre, noi bambini siamo cresciuti con la missione femminile, per noi era una figura importantissima. Lui voleva sempre la pace, quando vedeva qualcosa che non andava cercava subito di mettere la pace».

«Il vuoto è enorme - ha detto Maurizio Puleo -, manca a tutti. È stato un riferimento per tutte le realtà religiose, aprendo le sue porte a tutto il mondo. Le istituzioni sono fondamentali, ma sembra ci sia un certo orientamento. Ci auguriamo che possano continuare a dare il giusto contributo affinché la sua opera possa continuare a crescere».

Tra i presenti, l’ex sindaco Leoluca Orlando e anche tanta gente venuta dai comuni della provincia dove Biagio portava avanti la sua missione: «Ha fatto tantissimo bene per la città di Palermo e non solo - sottolinea Vincenzo Guarino -. Noi da Valledolmo spesso portavamo cibo e vestiti e lui più di una volta è venuto anche da noi per portare avanti quello che ha costruito è fondamentale».

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia