Le colombe che tubano e svolazzano mentre beccano sull'erba, una panca in marmo con su scritto "ti amo", un uomo che dorme sotto le fronde di un albero: potrebbe sembrare l'inizio di una poesia e invece è tutt'altro che lirica. Stiamo parlando infatti delle condizioni indecenti in cui versa la zona di corso Tukory, in particolare della piazzetta che si trova di fronte il dipartimento di fisiologia umana dell'Università degli studi di Palermo.
Rifiuti di ogni tipo rovinano l'igiene e il decoro di un piccolo polmone della zona, in cui fanno bella mostra di sé antichi alberi di pini e ficus. Ci sono gli immancabili materassi in cui notte e giorno dormono alcuni senzatetto, coperte, poltroncine in vimini, ante di armadio, un vecchio televisore a tubo catodico, cartoni, bottiglie e sacchetti di plastica. Poi sedie, talvolta usate da un gruppo di anziani della zona per giocare a carte, un passeggino e quella scritta, ti amo, che di certo non è un atto di amore verso la propria città. E un cattivo odore che punge la gola.
E' solo un angolo di Palermo, ma ce ne sono tanti altri che versano in condizioni di questo tipo. Un alto grado di inciviltà di concittadini che non hanno a cuore, evidentemente, il decoro cittadino. Così come più volte denunciato pubblicamente dai vertici e dalle maestranze della Rap, che lamentano il continuo e indecente abbandono di rifiuti e ingombranti in città: «Bonifichiamo una zona e il giorno dopo siamo punto e daccapo» è la frase più gettonata.
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