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Palermo, Rap incontra le scuole: «Bimbi ambasciatori nella lotta all'abbandono di rifiuti»

Circa 185 mila ingombranti, di cui 25 mila solo all’interno dei confini della seconda circoscrizione. Questi gli ultimi dati, impietosi, forniti dalla Rap, l’azienda partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo, che giornalmente, al netto dei grandi problemi che da anni affliggono la società di piazzetta Cairoli legati all’assenza di personale e a mezzi logori, è costretta a combattere una guerra senza confini - in tutti i sensi - contro gli abbandoni.

«Dove ritiriamo, il giorno dopo è come se nulla fosse successo», dice l’amministratore unico di Rap Girolamo Caruso, così nasce l’idea di dover combattere anche sul piano culturale. E per farlo, bisogna cominciare dai più piccoli: ecco che, allora, Rap, su spinta del presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico, ha coinvolto alcune scuole in un tour del proprio quartiere, partendo proprio dal Ccr (centro comunale di raccolta dei rifiuti) di viale dei Picciotti. Due trenini, di quelli che solitamente utilizzano i turisti per fare i giri panoramici del centro città, hanno accompagnato i bambini nei siti di maggiore interesse dove quotidianamente insistono abbandoni di ogni tipo: da frigoriferi a sedie, passando per tavoli, materassi  quest’ultimi i più gettonati in città - e poltrone. Veri e propri salottini urbani e aree ristoro, che quasi invogliano a fermarsi per qualche minuto.

«Stiamo veicolando attraverso degli ambasciatori, che sono i bimbi, un messaggio che entrerà nella casa della gente - spiega ancora Caruso -, in questo modo credo che a poco a poco supererò una situazione refrattaria: sapere che esiste un centro di raccolta e che non sussiste nessuna motivazione per abbandonare i rifiuti per strada è già un punto di partenza». Ma il lavoro con le scuole non sembra esauriti qui. La Rap ha in cantiere altre manifestazioni che vedranno coinvolte sempre le scolaresche: «Quando avremo finito di pulire la discarica di Bellolampo vorremmo portare varie scuole alla discarica per mostrare loro come funziona e l’intero processo - conclude Caruso -, magari anche con un plastico di come dovrebbe essere tra due-tre anni Bellolampo a fronte di un investimento di circa 150 milioni».

Per il momento, questa prima iniziativa sembra aver colpito i bambini e i genitori presenti, partecipando con entusiasmo e interesse soprattutto davanti al lavoro degli operatori delle squadre della Rap intente a raccogliere gli ennesimi abbandoni in giro per la zona: «La cura dell’ambiente del proprio quartiere è tra le linee fondamentali della nostra azione educativa - ha sottolineato la preside dell’istituto Sperone Pertini, Antonella Di Bartolo -. La cosa positiva è soprattutto la presenza di tante mamme e papà dei bambini, consapevoli dell’importanza della raccolta differenziata che facciamo a scuola e che chiedono anche per la zona».

Soddisfatto l’assessore all’ambiente Andrea Mineo: «Queste attività di sensibilizzazione, che vanno di pari passo insieme all’attività di repressione che l’Amministrazione comunale sta mettendo in campo, con l’utilizzo di telecamere e pattugliamenti che saranno effettuati non appena verrà approvato il regolamento sugli ispettori ambientali - il così detto regolamento rifiuti -, sono essenziali e fondamentai anche per formare i cittadini del futuro».

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