Due arresti della polizia di Stato per una rapina commessa a Palermo l’8 settembre a un furgone che trasportava tabacchi. Eseguite dalla Squadra mobile - Sezione reati contro il patrimonio - le misure cautelari in carcere a carico di due pluripregiudicati di 34 e 38 anni. L’indagine è scattata dopo il colpo in via Simone Gulì dove il mezzo di una ditta, incaricata della distribuzione dei tabacchi lavorati in città, stava scaricando alcuni colli di sigarette nei pressi di una rivendita. I due indagati - con mascherine e cappello - si erano fiondati a bordo di due bici elettriche, avevano minacciato di morte i dipendenti, facendo intendere di essere armati di pistola e avevano prelevato quattro scatole di sigarette, poi riposte dentro contenitori della spazzatura poco distanti. Approfittando della presenza di un complice - indagato in stato di libertà per favoreggiamento reale - che si era preoccupato di vigilare la refurtiva, i due avevano provveduto a cambiare abbigliamento. Uno dei due aveva adottato la precauzione di tagliare la folta barba e, poco dopo, entrambi sarebbero tornati con un mezzo più comodo per recuperare le sigarette nascoste. In questo frangente, però, un terzo componente, a bordo di un’Ape, aveva tentato di portar via i cartoni nascosti dentro i cassonetti, ma il complice con compiti di vigilanza si sarebbe opposto. Le sigarette trafugate, rivendute sul mercato, avrebbero potuto fruttare i 10 mila euro. Le indagini sono state condotte anche mediante la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in quella zona e intercettazioni.