I finanzieri del secondo Nucleo operativo metropolitano di Palermo hanno scovato due autocarrozzerie nel quartiere di Passo di Rigano che operavano senza alcuna autorizzazione.
In particolare, le fiamme gialle nel corso del primo controllo hanno rilevato che il titolare svolgeva l’attività di autoriparazione in forma totalmente abusiva essendo sprovvisto di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) o di qualunque altra autorizzazione. Pertanto, hanno proceduto a sottoporre a sequestro cautelare amministrativo il locale nonché le attrezzature e i macchinari da lavoro utilizzati. Il carrozziere abusivo è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’irrogazione della sanzione amministrativa, l'importo previsto è di oltre 5 mila euro.
Nel secondo controllo, i finanzieri, assieme al personale dell’Arpa Sicilia, hanno accertato analoga violazione amministrativa. Inoltre, durante l’ispezione degli impianti adibiti alle lavorazioni con emissione in atmosfera, il personale tecnico intervenuto avrebbe accertato una modifica sostanziale del sistema di abbattimento e filtraggio dei fumi derivanti dell’attività di riparazione di autocarrozzeria, senza l’autorizzazione prevista dalla legge (Testo unico ambientale). In questo caso il responsabile è stato anche denunciato ai magistrati per le ipotesi di reato in materia ambientale, concernenti l’emissione in atmosfera delle polveri e per reati concernenti l’incolumità pubblica e, contestualmente, segnalato alla Camera di Commercio affinché venisse multato al pari dell'altro carrozziere. Il locale e le attrezzature, anche in questo caso, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.
Durante il controllo, i militari hanno anche constatato nel locale la presenza di due lavoratori, di cui uno presunto indebito percettore di reddito di cittadinanza, occupati senza la prevista comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Per tale ragione, è stata inoltrata all’Inps la comunicazione per la revoca del beneficio e il titolare dell’attività è stato sanzionato con l’applicazione della cosiddetta maxisanzione, che varia da un minimo di 1.800 a un massimo di 10.800 euro per lavoratore.
Nomi e indirizzi delle due autocarrozzerie non sono stati indicati. I controlli sono stati effettuati nell’ambito del dispositivo di contrasto dell’abusivismo commerciale disposto dal Comando provinciale della guardia di finanza di Palermo,
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