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Trasferimento in vista per una sezione: protesta al liceo Einstein di Palermo

Mattinata di protesta al liceo scientifico Albert Einstein di Palermo. A scatenare l'insoddisfazione degli studenti il paventato spostamento di cinque classi nei locali della scuola Einaudi-Pareto per via del crescente numero di iscritti e l'elevata quantità di alunni presenti nella sede centrale.

Lo spostamento dell'intera sezione I da via Vivaldi (zona Malaspina) a via Mongerbino, nei pressi della rotonda di viale Lazio, non piace né ai genitori né agli studenti dell'istituto. Inoltre la sezione I è una sperimentale e Cambridge, necessita quindi di laboratori e infrastrutture di supporto che non si sa se potranno essere garantite nella nuova struttura.

Il problema del sovraffollamento del liceo però è reale: gli studenti dell'Einstein usano come classi la biblioteca e ogni angolo della scuola, e rischiano adesso di dover fare i doppi turni.

"Non siamo disponibili ad accettare soluzioni tampone come lo spostamento di classi in succursale o i doppi turni - spiega Giorgio Caruso, del Collettivo Einstein Autonomo, rappresentante di istituto -. Siamo contro lo smembramento della nostra scuola senza se e senza ma. Ci vogliono soluzioni concrete che riescano a risolvere strutturalmente il problema”.

Intanto gli studenti stamattina si sono radunati nei locali della palestra per discutere e individuare una linea comune da portare alla riunione tra il preside, i genitori e gli studenti. “Nell’attuale struttura di via Vivaldi, che tra l’altro è privata e utilizzata dallo Stato come scuola in comodato d’uso, non c’è spazio per tutti? - si domanda Caruso nel corso dell'assemblea - Se ne trovi un’altra in questa stessa zona. Com’è possibile che lo Stato con tutti i beni che possiede non riesce a garantire una scuola come si deve per tutti senza pagare affitti a privati? Chiediamo da anni investimenti sull’istruzione pubblica e quindi sull’edilizia scolastica: non ci hanno mai ascoltati e questo è il risultato”.

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