Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

A Palermo una corona di fiori per Norman Zarcone, il padre: "Disse no a clientele e logiche accademiche"

Un minuto di silenzio, tra il passaggio di una macchina e l'altra, nel ricordo di Norman Zarcone. Stamane alla rotonda di Brancaccio che porta il nome del giovane dottorando palermitano, la deposizione di una corona di fiori alla presenza delle autorità civili e militari. A dodici anni da quel gesto estremo compiuto in segno di protesta contro le baronie universitarie, il papà Claudio chiede con una lettera di applicare il 416 bis perché "fu omicidio mafioso di stato". «Forza di intimidazione del vincolo associativo, condizione di assoggettamento e omertà sono i presupposti nefandi che reggono il baronaggio - scrive - sistema associativo e omertoso che assoggetta e intimidisce: quindi mafioso. Era il 13 settembre 2010 quando Norman, due lauree con 110 e lode, dottorando in Filosofia del Linguaggio (senza borsa), musicista, compositore, giornalista e bagnino d’estate, decide di autoinfliggersi la morte per fare ascoltare la propria voce, per dire ‘no’ alle logiche di sottomissione, alle clientele, alle genealogie accademiche». E ancora: «Sono stanco di sbattere contro la putrida coscienza di imbroglioni istituzionali che si sentono forti della loro impunità: quando lo Stato si comporterà da Stato e applicherà l’articolo 416 bis del Codice penale? Troppi falsi libertari nelle istituzioni, troppi collusi, servi e complici mendicano la scena, troppi impostori riconosco fra le vestali del mondo genuflesso - il loro mondo - da vivere a novanta gradi. Ricorreremo pertanto alla “violenza” della musica di Norman e della memoria». Stasera, alle 20,30 in sua memoria, l'evento a Piazza Politeama “In memoria di Norman, contro la mafia dei colletti bianchi". Un concerto che vedrà alternarsi sul palco Alfredo Daidone, Tonino Sardisco, Compagni di scuola, Sixthy sense e la Norman Zarcone Rock Orchestra. Nel video le interviste a Giovanni Liguri, amico di Norman e presidente dell'associazione Norman Zarcone, al padre Claudio Zarcone e all'assessore all'Urbanistica Maurzio Carta.

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