Gualtiero Isacchi da oggi è il nuovo arcivescovo di Monreale. A ordinarlo, in un Duomo gremito di gente, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. “Il ministero episcopale somiglia alle funzioni di una mano – ha detto durante la celebrazione - il palmo può essere paragonato alla persona del Vescovo. Ma una mano cosa può fare con il solo palmo? Dare una carezza, schiaffeggiare. È con le dita che la mano può sollevare, indicare, afferrare, ed è questa la funzione dei collaboratori. Però ci sono anche scelte che non possono essere delegate e che un vescovo deve compiere solus cum solo”. Nominato arcivescovo il 28 aprile 2022 per volere di Papa Francesco, Monsignor Isacchi succede a Monsignor Pennisi, dimessosi per raggiunti limiti d'età. Gaudium Christus est è la frase che ha scelto come motto, un'espressione di Sant'Ambrogio, che fa della gioia non un sentimento ma una persona: Cristo. "Ringrazio tutti quanti si sono adoperati per questa cerimonia - ha detto monsignor Isacchi durante la celebrazione - ognuno di voi che è qui presente per accompagnarmi nell’inizio di questo nuovo cammino”. A dare il benvenuto al nuovo arcivescovo, anche il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, insieme ai 25 sindaci che compongono la diocesi: “Confidiamo nella sua guida in questo tempo particolarmente complesso – ha detto il primo cittadino - siamo sicuri che sarà un compagno di cammino di questo progetto che richiede una guida sicura”.