Pontificale in Cattedrale, Lorefice: "Rosalia ama Palermo". Lagalla: "Il Festino della ripartenza"
È una Rosalia folle d'amore quella ricordata dall'arcivescovo monsignor Corrado Lorefice, durante l'omelia della Solenne Messa Pontificale di questa mattina in Cattedrale, a Palermo. "Ci riuniamo in Santa assemblea per stringersi ancora, come 398 anni fa, attorno alle sante reliquie di Rosalia - afferma l'arcivescovo -. Non conosceremo mai in profondità Rosalia se non entriamo nell’abisso di luce e di amore che emana il suo cuore. Il fascino di Rosalia procede da questa profondità. Rosalia ci ricorda che l’amore ci rende intelligenti, creativi, capaci di calcoli sapienti, per essere pronti al momento opportuno". Durante la celebrazione solenne il ricordo dell'arcivescovo va anche a don Giovanni Battista Sidoti, il sacerdote palermitano, morto martire in Giappone che, nel 1600, richiese alla congregazione dei riti una Messa proprio per Santa Rosalia, proponendo tra i testi il Cantico dei cantici. "Allora il testo proposto da don Giovanni non fu accettato come testo biblico perché riservato soltanto alla Beata Vergine Maria - spiega Lorefice - oggi lo ritroviamo nel Lezionario per le celebrazioni dei Santi di Sicilia come prima lettura della festa della Santuzza del 15 luglio e del 4 settembre". In una Cattedrale gremita di devoti, insieme alle autorità, c'è anche un ospite speciale: monsignor Juraj Stransky, arcivescovo ortodosso di Michalovce e Kosice, un paesino slovacco dove - come nel capoluogo palermitano - si coltiva il culto di Santa Rosalia. Presenti alla celebrazione solenne anche il prefetto, Giuseppe Forlani; il questore, Leopoldo Laricchia; il sindaco, Roberto Lagalla e le diverse autorità civili e militari. "È stato un Festino emozionante - racconta il primo cittadino, Roberto Lagalla - partecipato e dal sapore di una definitiva ripartenza per tutta la città. Voglio ringraziare l’arcivescovo Corrado Lorefice, in particolare per il suo messaggio ai cittadini palermitani, il prefetto, il questore, i rappresentati delle forze dell’ordine e della polizia municipale e le donne e gli uomini della Croce Rossa e della protezione civile che hanno permesso di vivere il Festino in sicurezza e in un clima di gioiosa partecipazione e quanti hanno contribuito all’organizzazione e alla realizzazione dell'evento. Mi auguro che tutto questo possa essere da stimolo e, soprattutto, una promessa per la nostra città”.