Bancarotta fraudolenta, sequestrata scuola paritaria a Partinico: denunciate due imprenditrici
Un sistema di scatole cinesi nel tentativo di nascondere i debiti accumulati. È lo stratagemma scoperto dalla guardia di finanza di Palermo che ha ipotizzato i reati di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali. Nel mirino dei finanzieri del comando provinciale sono finite due donne, destinatarie della misura interdittiva del divieto dell’esercizio di attività professionale per un anno, contemporaneamente è stato sequestrato un istituto scolastico paritario di Partinico, il Leonardo Sciascia di via Platani, che rappresenta il complesso aziendale da cui è nata tutta la vicenda. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di Rosanna Bandiera, 62 anni, di San Giovanni Gemini, legale rappresentante della Società nazionale scuole riunione srl fallita il 19 giugno del 2020 e amministratore di fatto dela Rmb srl, e Francesca Amiri, 63 anni, residente a Partinico, rappresentante della Rmb srl. Le indagini sono state condotte dagli specialisti del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Capitali, che hanno portato a termine una serie di accertamenti contabili che hanno permesso di ipotizzare un piano ben preciso. Due le fasi messe in atto, stando alle accuse degli investigatori: il trasferimento fraudolento dell’attività d’impresa a favore di una società neocostituita per consentire la prosecuzione dell’attività scolastica senza interruzioni, lasciando la precedente società – poi fallita - in grave stato di dissesto avendo accumulato debiti per oltre 1,7 milioni. Dai bilanci societari, inoltre, non emergeva la reale situazione debitoria dell’impresa. Il complesso aziendale sequestrato è stato affidato ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Palermo, per garantire la continuità dell’attività scolastica e mantenere i livelli occupazionali.