Mentre i contagi risalgono, a Palermo si consuma un braccio di ferro tra i lavoratori dell'emergenza Covid della fiera del Mediterraneo e l'Asp. Il motivo dello scontro è la delibera con cui sono stati prorogati fino al prossimo 30 settembre 861 contratti che riguardano collaborazioni coordinate e continuative e prestazioni in regime di attività libero professionale relativi al personale impegnato nella Struttura commissariale, coordinata dal commissario emergenza Covid Palermo Renato Costa e quello in forza all'Asp di Palermo. Dopo il provvedimento firmato ieri da Daniela Faraoni, direttore generale dell'azienda sanitaria, è esplosa la protesta dei lavoratori perché la delibera riduce il numero delle ore in cui saranno impiegati. Il personale è ora in stato di agitazione e attraverso una nota viene annunciato un sit-in per il 29 giugno sotto la sede della direzione generale dell'Asp, in via Cusmano, a Palermo. "Apprendiamo con grande stupore ed amarezza la delibera che riduce ulteriormente il monte ore del personale impiegato per l'emergenza covid - scrivono i lavoratori che chiedono un incontro al direttore generale -. Questa decisione incomprensibile in un momento storico in cui il numero dei contagi è in netto aumento oltre il 60% e l'Rt superiore ad 1, espone i cittadini dell'area Metropolitana di Palermo a gravi rischi, legati alla diffusione del virus, non per ultimo, questa decisione da parte del direttore generale, lede la dignità lavorativa e professionale di tante figure impiegate che, sin dal primo giorno di lavoro, con spirito di abnegazione e sacrificio, si sono dedicati ai cittadini, inoltre hanno inventato un altro modo di fare sanità che, questa città sconosceva". Anche il commissario straordinario per l'emergenza Covid Renato Costa non nasconde il suo rammarico e minaccia le dimissioni se la delibera fosse mantenuta. "Con questa impennata di casi e con i nostri ospedali che si avviano alla saturazione, la delibera che riduce le ore al personale di questa struttura quando noi invece avevamo chiesto di incrementarle è inaccettabile. Se il provvedimento sarà mantenuto non credo di essere più nelle condizioni di svolgere il ruolo che mi è stato affidato". Secca la replica di Daniela Faraoni: “Vengo a conoscenza dai media della protesta degli operatori della Fiera del Mediterraneo e, ovviamente, c’è la massima disponibilità ad un incontro in una data da concordare, considerato che il giorno di cui si apprende della manifestazione in via Cusmano (29 giugno, ndr), non sarò in sede per motivi strettamente personali”. Poi aggiunge: “Le disposizioni vigenti affidano le decisioni alla Direzione generale dell’Asp, ma anche al commissario straordinario che, nel merito, non ha inteso assumere alcuna responsabilità, lamentando, soltanto a posteriori, la scelta operata. Le decisioni prese sono, esclusivamente, indirizzate a mantenere l’intera organizzazione, senza alcun taglio. Un’organizzazione in grado - sempre nel rispetto delle norme vigenti, anche nell’ottica di buon andamento dell’amministrazione - di ampliare l’attività ove ve ne fossero necessità riconosciute e sottoscritte dai responsabili dell’organizzazione stessa”. Il Direttore generale dell’Asp ha aggiunto, infine, che per quanto riguarda le USCA “si sta valutando, così come espressamente richiesto, il mantenimento dell’attuale organizzazione, e cioè un’USCA ogni 50 mila abitanti”.