"Mamma, riabbracciami!": gli appelli dei palermitani adottati che cercano le madri biologiche
Giuseppa Chiaramonte, Rosanna Megna, Margherita Simoncini, Valeria Zenobio, Giuseppa Fiorentino, Rosanna Di Pace. Davanti alla telecamera si presentano con i loro nomi e cognomi fittizi, quelli che l'ufficiale trascriveva in anagrafe una volta rivelata la volontà della madre di non riconoscere il figlio. Sono tutte nate a Baida, al numero 162 di via Francesco Baracca, in quella che una volta era la Casa Madonna delle Grazie, una struttura d'accoglienza per ragazze madri ricordata ancora per la sua lunga scalinata di oltre 100 gradini. Quel luogo, il nome e la data di nascita sono gli unici tasselli che le legano ancora alla loro madre biologica. Cinquant'anni dopo tornano a Baida per raccontare la loro storia con amore, commozione e la speranza di ritrovare chi le ha messe al mondo. Nel video le testimonianze e gli appelli. Per segnalazioni, racconti, per chi vuole cercare i propri genitori biologici o per madri che cercano i figli, il Comitato nazionale per il Diritto alle origini ha messo a disposizione un indirizzo di posta elettronica: basta scrivere a natiabaida@gmail.com.