La strage di Portella della Ginestra rivive 75 anni dopo sulle note di "Bella ciao" intonate dalla banda di Mezzojuso e che hanno accompagnato il corteo dalla Casa del Popolo al pianoro. Questa mattina, come si vede dal video di Marcella Chirchio, si è svolta la commemorazione al cimitero di Piana degli Albanesi, con la deposizione di una corona di fiori nella cappella che ricorda le vittime. Poi il corteo fino al memoriale della strage. "Ho voluto rendere omaggio deponendo una corona al Ceppo di Barbato, alle vittime e a tutti i lavoratori a nome del Partito Democratico", ha detto il segretario regionale del Pd siciliano Anthony Barbagallo che ha partecipato alla manifestazione per ricordare le 11 vittime della strage di Portella della Gnestra. "I temi di quegli anni - ha aggiunto Barbagallo - oggi sono di grande attualità, il modo migliore per commemorare è lottare ogni giorno per una Sicilia più giusta". "La strage di Portella fu il primo esempio di strategia della tensione in Italia e rappresentò il tentativo da parte del sistema politico-criminale-mafioso di destabilizzare la nostra democrazia. Oggi a distanza di 75 anni di distanza da quell'eccidio mancano ancora una verità storica e giuridica", ha commentato il sindaco di Palermo e presidente dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando. "Un vuoto - ha sottolineato Orlando - che mortifica i diritti per la cui difesa, come fecero i rappresentanti dei braccianti, i dirigenti sindacali e gli esponenti della sinistra che a Portella festeggiavano il Primo maggio, dobbiamo continuare a lottare: i diritti previsti dalla Carta Costituzionale tra questi il diritto al lavoro sancito dalla nostra Costituzione e soprattutto il diritto alla pace, oggi purtroppo mortificato da una guerra assurda". Alla commemorazione c'è anche Franco Miceli, candidato a sindaco del centrosinistra a sindaco di Palermo: "La festa dei lavoratori, in un anno che auspicavamo tutti fosse di rinascita, con la lenta auspicata uscita dal periodo pandemico, si celebra invece in un clima di instabilità internazionale, con la preoccupazione per una ulteriore escalation dell'aggressione all'Ucraina". E ha aggiunto: "Mai come oggi, un momento di difficoltà sociale, di ampliamento delle disuguaglianze, il lavoro deve essere al centro dell'impegno di tutti: non un lavoro purché sia, ma un lavoro buono, stabile, sicuro, con una retribuzione che, come dice la Costituzione, sia proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa". Nel video le interviste al sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Petta e al segretario Pd Anthony Barbagallo.