Un uomo sobrio, una persona di famiglia, un docente conosciuto da tutti. Vicini di casa, il sacerdote, gente del quartiere, ex alunni raccontano Sergio Mattarella e si dicono «felici e grati» per avere accettato il secondo mandato al Quirinale.
Per anni sempre la stessa casa di via Libertà, la messa nella chiesa di San Michele, ogni tanto un passaggio in pasticceria e il passato in cattedra alla facoltà di Giurisprudenza. Sono i passaggi del Capo dello Stato a Palermo, ricostruiti attraverso le voci e i volti di chi negli ultimi sette anni, ed in passato, lo ha conosciuto e continuato ad incrociare, anche dopo le naturali esigenze di sicurezza imposte dal ruolo istituzionale.
«Un parrocchiano come tanti altri, si è sempre comportato come tale - dice don Alerio Montalbano, parroco della Chiesa San Michele -. Quando è in città partecipa alla celebrazione delle 12.30. Lo conosco da anni, immagino che il ritorno al Quirinale lo abbia vissuto con lo spirito di donazione e servizio che lo contraddistingue, in una prospettiva di bene comune ed è ciò che fa di questo presidente un grande presidente.
Tantissimi palermitani hanno continuato infatti in questi giorni a fare il tifo per il capo dello Stato. A cominciare dal sindaco Leoluca Orlando, che subito dopo l’esito della votazione ha inviato un messaggio di felicitazioni al presidente «a nome di tutta la città». Nessun malumore per il trasloco dei mobili dalla sua casa palermitana a quella presa in affitto a Roma. I familiari del presidente rimasti a Palermo hanno seguito il voto in Parlamento davanti alla televisione. Nessun commento se non «prendere atto dell’ulteriore sforzo che il Presidente dovrà sostenere con spirito di servizio nell’interesse del paese», fanno sapere in modo impersonale aggiungendo: «È di nuovo tempo di impegno e di responsabilità». In tanti sperano di rivedere il presidente in città. Ne è certo il portiere dello stabile di via Libertà dove vive Sergio Mattarella quando trascorre qualche giorno a Palermo. «Cordiale ed estremamente gentile, con lui è sempre piacevole scambiare due parole - dice - anche solo per il tempo dell’attesa dell’ascensore». Anche i condomini sono felici per la riconferma.
La buona pasticceria palermitana seguirà Mattarella anche a Roma. Per festeggiare la rielezione gli verrà recapitata una torta Savoia o una cassata. A mandargliela, Vincenzo Damiano della pasticceria San Michele, un bar di fronte alla chiesa che il Presidente ha frequentato in questi anni. «Abbiamo tifato per lui fin dall’inizio - dice il figlio del titolare della pasticceria, Massimiliano - una persona tanto gentile, unica, modesta, elegante e perbene. E nel tempo ha mantenuto il suo stile».
Nel video le interviste a: Benedetto Zambito (abitante della zona); Tina Madonia (dirimpettaia); Don Alerio Montalbano (parroco della Chiesa San Michele); Patrizia Calandra (parrocchiana); Vincenzo Damiano (pasticceria San Michele); Laura Maniscalco (abitante della zona); Corrado Gintole (ex studente giurisprudenza)
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