"L'aspetto più allarmante è il diffuso senso di impunità che ha permeato un significativo numero di pubblici dipendenti che si sono sentiti liberi di violare sistematicamente le regole del rapporto di impiego". Lo ha detto Gianluca Angelini, comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo che ha condotto le indagini sui casi di assenteismo al Comune di Palermo.
"Comportamenti questi - continua l'ufficiale - che determinano un danno economico e di immagine per la pubblica amministrazione e che incidono negativamente sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini".
Sulla vicenda interviene anche il generale della Antonio Nicola Quintavalle Cecere, comandante provinciale di Palermo: "L'attività investigativa ha svelato l'esistenza di un fenomeno illecito estremamente diffuso all'interno della struttura pubblica cittadina, un contesto di quasi assoluta anarchia amministrativa, un modus operandi divenuto cronico a tal punto da essere considerato come un comportamento 'normale'".
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