Il vaccino per un’estate serena, per un viaggio con gli amici ad Amsterdam e perché si crede nella scienza: sono le motivazioni dei maturandi che anche nel giorno della Festa della Repubblica si mettono in fila per ricevere la dose.
Accade a Palermo, davanti al teatro Politeama, dove, per iniziativa dell’Asp e della Prefettura, un info point e un centro mobile di vaccinazione, fino alle 17, offre la possibilità ai giovani di aver inoculato il siero Johnson&Johnson.
L’importante è essere maggiorenni, muniti di documento di identità, tessera sanitaria e certificazione attestante la frequenza dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado (in alternativa si può compilare un’autocertificazione).
“La vaccinazione oggi in piazza rappresenta il desiderio della comunità di tornare liberi - dice Daniela Faraoni, direttrice generale dell’Asp di Palermo - soprattutto per i ragazzi, che affronteranno un importante appuntamento come l’esame di maturità, l’estate e la vita: è un segno di rinascita”.
Proprio i ragazzi, in passato accusati di avere poco rispetto delle norme anti-covid, oggi con i vaccini “sono più determinati, più convinti e più tranquilli degli adulti”, come dice Miriam La Milia, vaccinatrice.
E nel frattempo per l’ora di pranzo una trentina di maturandi ha già ricevuto la dose. “Non mi definisco immune e quindi sarò sempre attenta, ma con più tranquillità - dice Asia Zanca, che aggiunge a proposito dei compagni di classe - siamo tutti determinati a vaccinarci il prima possibile, dirò a quelli che non l’hanno ancora fatto di venire qui oggi”.
“Il vaccino è un punto di svolta - afferma poi Alessia Alfano - spero che tutti si rendano conto di quanto siamo fortunati ad avere il siero”.
Anche Riccardo Sampieri ha appena ricevuto la dose. Lui lo ha fatto per viaggiare: “vorrei andare ad Amsterdam e a Barcellona con gli amici, ma si potrà solo se siamo tutti vaccinati. Questo servirà anche per fare i test all’università”.
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