Si è svolta oggi davanti al teatro Massimo di Palermo - alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e delle autorità cittadine - la cerimonia “Lenzuoli della memoria”, organizzata dalla Fondazione Falcone con la collaborazione dell’arma dei Carabinieri.
L’iniziativa prevedeva l’esibizione della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri, che ha intonato l’inno nazionale, e l’estensione di un lenzuolo raffigurante Giovanni Falcone e Paolo Borsellino da una finestra del teatro, realizzato a Brancaccio nei laboratori di scena.
La cerimonia, volta a ricordare le vittime di mafia proprio alla vigilia del 29esimo anniversario della strage di Capaci, è stata replicata in altre 20 città italiane; anche a Roma, dove il lenzuolo è stato esposto al Colosseo.
“La città di Palermo si unisce all’arma dei carabinieri e alle tante vittime dalle mafia, ma in questo momento si unisce nel ricordo particolare di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che sono punti di riferimento nel cammino di liberazione della nostra terra”, ha commentato il sindaco Leoluca Orlando.
“Oggi è una bella giornata per noi carabinieri, siamo vicini alla famiglia Falcone - ha poi affermato il generale Rosario Castello - con la nostra fanfara abbiamo voluto lasciare un segno in memoria di Falcone e Borsellino”.
Anche il comandante provinciale dei Carabinieri, Arturo Guarino, ha rinnovato la necessità di mantenere vivo il ricordo, raccontando come è cambiata la mafia a Palermo dagli anni degli eccidi.
“Cosa Nostra 30 anni fa ha avuto la sfrontatezza di voler attaccare lo Stato al cuore. È stata da allora combattuta una straordinaria battaglia da parte di tutti che sentiamo di aver portato avanti con determinazione. Quello che è cambiato? La vicinanza della gente che ci affianca con sempre maggiore consapevolezza”.
È stata infine Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia, ad affermare che bisogna ancora dire no alla criminalità organizzata. “Invito chi può - ha detto - a stendere un lenzuolo per riallacciarsi allo spirito di ogni anniversario: la mafia non è vinta e dobbiamo sempre andare avanti”.
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