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Droga a Partinico, pestaggi per recuperare i crediti: l'indagine dopo la denuncia di una mamma

L'uso delle maniere forti era all'ordine del giorno per recuperare i crediti. La banda che trafficava droga a Partinico, estendendo i propri interessi anche ad alcuni grossi comuni della provincia di Trapani, faceva ricorso alla violenza e ai pestaggi per ottenere quanto dovuto dai clienti meno affezionati.

Il particolare emerge dalle intercettazioni sull'operazione Mirò condotta questa notte dalla polizia di Palermo e che ha portato a 30 misure cautelari. Undici persone sono finite in carcere, 15 ai domiciliari, mentre a 4 è stato notificato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Dai dialoghi intercettati emerge che i pestaggi erano nella norma: "Digli che se lo vengono a prendere qua, che è tutto scannato è tutto a pezzi, tutto rotto... diglielo a Gaspare che lo abbiamo rotto... lo abbiamo incontrato a Partinico", si sente in una conversazione.

Dall’altro capo del telefono una voce femminile: "Non posso venire a prenderlo, perchè devo lavorare". "Ma Gaspare dov'è? diglielo che l’abbiamo rotto tutto", è la pressante sollecitazione. "Va bene glielo dico".

Intercettata anche una telefonata che riguarda soldi e dosi: parlano due fidanzati soddisfatti dell’incasso, soprattutto l’uomo, finito in carcere: "Bravo sono". Lei, andata ai domiciliari, si dedicava al confezionamento e alla contabilità.

A dare il via alle indagini è stata la denuncia di una mamma coraggio, a gennaio del 2019, che si è presentata in commissariato per chiedere aiuto per il figlio tossicodipedente. "Da quel momento sono partite le intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno fatto emergere una rete di spaccio che si estende oltre che nella provincia di Palermo anche in diversi comuni del trapanese", ha raccontato Carlo Nicotri, dirigente del commissariato di polizia di Partinico.

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