Ritorna Emmaus a Palermo. Dopo aver lasciato il padiglione 3 alla Fiera del Mediterraneo, la scorsa estate, l’associazione ha inaugurato la nuova sede in via Caravaggio 10, con il proposito di continuare le sue attività solidali: dal sostegno di persone in difficoltà, ospitate oggi in una villa confiscata alla mafia, al finanziamento di progetti utili per la cittadinanza, come doposcuola e laboratori per bambini.
Il tutto grazie alla vendita di oggetti usati, donati a Emmaus da comuni cittadini. “Abbiamo fatto di necessità virtù - racconta Nicola Teresi, presidente di Emmaus Palermo - i 14 mesi di chiusura sono stati lunghi e difficili, ma per fortuna abbiamo trovato il nuovo spazio, che con fatica e tempo abbiamo rimesso a nuovo”.
Il trasloco però ha inevitabilmente lasciato indietro tanti oggetti, perché in via Caravaggio non c’è lo stesso spazio che c’era nel padiglione 3. “Siamo dovuti uscire dalla fiera per problemi di sicurezza - ricorda il presidente - visto che il Comune non ci ha mai concesso l’autorizzazione per fare i lavori di ristrutturazione”.
La merce in eccesso è stata smaltita, altra è stata conservata in vari magazzini sparsi per la città, cosa che si traduce in una riduzione degli introiti, e per riflesso riduzione di solidarietà. Teresi però guarda avanti: “Abbiamo restituito Emmaus alla città”, che nel frattempo con tante telefonate, durante il periodo di chiusura, ha espresso il suo interesse per il mercatino. “Non vedevamo l’ora di riaprire”, conclude il presidente.
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