Studenti in azione a Palermo per pulire la lapide commemorativa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi il 30 aprile del 1982, in via Li Muli.
L'iniziativa rientra nel progetto educativo antimafia promosso dal centro studi Pio La Torre e dagli alunni delle scuole che hanno "adottato" la lapide. Le scuole coinvolte sono l'elementare “Ragusa – Moleti”, il liceo artistico Vincenzo Ragusa - Otama Kiyohara, l'Itet Pio La Torre, il liceo classico Vittorio Emanuele II, l'Ipssar Borsellino.
Presente anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo, e Mario Ridulfo, segretario della Cgil di Palermo.
Coinvolti anche alcuni detenuti del carcere Ucciardone, chiamati in videoconferenza ad esprimere un giudizio sul fenomeno mafioso pubblicato poi sulla rivista del centro Pio La Torre.
Gli alunni del liceo Ragusa - Kiyohara hanno anche donato una loro creazione artistica realizzata appositamente, mentre gli studenti del Vittorio Emanuele hanno consegnato il numero speciale di “A sud’Europa” con i risultati dell'indagine sulla percezione mafiosa ai rappresentanti delle istituzioni e agli altri ragazzi.
Il numero contiene anche dei loro contributi all'interno di un percorso di alternanza scuola lavoro con il centro Pio La Torre.
Dopo la pulizia, gli studenti hanno deposto 39 fiori, come il numero degli anni trascorsi dall'omicidio politico-mafioso.
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