Un inizio di settimana particolare per gli studenti dell’Università degli Studi di Palermo che da oggi riprendono le lezioni in presenza. "È una giornata di festa - ha dichiarato il rettore Fabrizio Micari -. Rivedere i ragazzi nella cittadella universitaria è una bellissima emozione e una grande gioia". Si parte con le matricole, giovanissimi ragazzi che avevano concluso il liceo a distanza e ripreso nella stessa maniera la loro esperienza in Ateneo, oggi l’opportunità di conoscere di presenza colleghi e docenti in aula.
"Parlando con i ragazzi si vede che avevano questo profondo desiderio - ha sottolineato Micari -. Non avevano mai visto un’aula universitaria, per noi era fondamentale che rientrassero. La presenza per un’attività didattica è importantissima". Più avanti, l’obiettivo naturalmente sarà quello di rivedere l’intera popolazione universitaria: "Iniziamo con le matricole sia triennali che magistrali a ciclo unico e prevediamo per le magistrali di due anni di far rientrare tutti a breve - ha spiegato il rettore -. La speranza è che a settembre possano, grazie ai vaccini, tornare alla normalità. Non perdendo l'esperienza della didattica a distanza, ma utilizzandola in maniera complementare".
L'Università di Palermo ha già provveduto a vaccinare quasi interamente il corpo docenti, in maniera tale che si possa ripartire in condizioni di maggior sicurezza per tutti: "Abbiamo vaccinato il 90% dei docenti e una percentuale leggermente più bassa del personale tecnico-amministrativo. Gli unici che non abbiamo vaccinato sono gli over 65 e i cosiddetti soggetti fragili. Leggevo oggi dell’ipotesi che AstraZeneca può essere utilizzato anche per gli over 65, se fosse così vaccineremo anche queste altre persone avendo così il 100% del personale universitario vaccinato", ha chiosato Micari. Con l’occasione dell’8 marzo, festa della donna, l’Università ha anche tinteggiato di rosso una delle panchine di viale delle Scienze.
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