La mafia degli anni '70 a Palermo, ecco i beni confiscati all'imprenditore Zummo
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Sigilli su un impero da 150 milioni di euro. La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha confiscato il patrimonio del costruttore Francesco Zummo, protagonista con l’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino del 'sacco di Palermo'. I sigilli sono scattati su disposizione della Corte d’appello del capoluogo siciliano, con l’esecuzione del sequestro e la contestuale confisca dell’intero patrimonio dell’imprenditore edile considerato a disposizione di Cosa nostra, fin dai tempi di Totò Riina e Bernardo Provenzano per il riciclaggio di denaro sporco nel settore edilizio. Interessati dal provvedimento undici aziende, centinaia di conti correnti e immobili costituiti da numerosi appartamenti, ville terreni e aziende agricole situati a Palermo e provincia, nonchè cinque complessi residenziali nella provincia di Siena, su cui la Dia di Palermo, in collaborazione con quella di Firenze, ha posto i sigilli.