Si è svolta stamattina sotto una forte pioggia la commemorazione di Antonino Cassarà e Roberto Antiochia, uccisi dalla mafia 35 anni fa. La cerimonia si è svolta in piazza Giovanni Paolo II a Palermo.
Cassarà, vice capo della squadra mobile di Palermo e l’agente Antiochia "condivisero parte della loro vita professionale raggiungendo importanti successi nella lotta al crimine. Insieme trovarono anche la morte in viale Croce Rossa, quando furono abbattuti da una sventagliata di kalasnikov a pochi passi dall’abitazione del funzionario di polizia dove Cassarà era atteso dalla moglie e dai figli", ricorda la polizia.
Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha partecipato alla commemorazione. Prima si è recato in piazza Giovanni Paolo II dove è stata deposta una Corona di alloro presso la stele marmorea che, dal 2019, in ricordo di Cassarà ed Antiochia e poi in via Cavour, sul luogo della morte del Procuratore Costa.
"Così come ogni anno - ha detto Orlando - la città di Palermo ricorda con commozione questa data dolorosa, che rappresenta una ferita ancora aperta per tutti quelli che difendono i valori della legalità e della lotta alla mafia. Costa era un uomo che da sempre nella sua vita prima e durante l’esperienza in Magistratura, mostrò grande attaccamento ai valori della Giustizia e della Democrazia; valori che con grande fermezza e immenso coraggio portò avanti sacrificando la sua vita anche per l'isolamento che ne ha caratterizzato l’esperienza alla Procura di Palermo. Cassarà e Antiochia furono vittime di quel terribile anno in cui la mafia rispose con feroce violenza al lavoro investigativo e repressivo portato avanti dalle forze dell’ordine ed in particolare dalla Questura di Palermo, impegnata nella caccia ai latitanti".
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