"Il Festino che non c'è": parla già da solo il titolo della festa più attesa dai palermitani che ogni anno il 14 e 15 luglio rendono omaggio alla Santuzza. Il classico Festino quest'anno sarà notevolmente ridimensionato dalle limitazioni imposte dal contrasto al Covid-19.
Dunque non si svolgeranno quasi tutti i momenti laici e religiosi in onore di Santa Rosalia che tradizionalmente caratterizzano il 14 e 15 luglio e il periodo precedente. Ma l’assessorato alle Culture del Comune, in sinergia con la Curia Arcivescovile, non ha comunque rinunciato a una serie di momenti ed eventi in presenza e digitali, in onore della Patrona.
Oggi è stato presentato il programma delle manifestazioni religiose, illustrato dal parroco della Cattedrale don Filippo Sarullo, caratterizzate dall’assenza della tradizionale messa al Comune (che sarà sostituita da un momento di "affidamento della città alla Santa" che si svolgerà nella cappella di Santa Rosalia a Palazzo delle Aquile) e della processione (sostituita da un momento comunitario sul sagrato della Cattedrale). Altra particolarità è che durante la messa del 10 luglio un cero sarà acceso in memoria delle vittime del Covid-19.
ARTE E PREGHIERA. L'arcivescovo Corrado Lorefice e il sindaco Leoluca Orlando hanno presentato le iniziative. “Abbiamo vissuto un momento particolarissimo che ci ha visto nella massima trepidazione, nella precarietà, nella separazione - dice Lorefice -. Rosalia interviene sempre come donna che ci assicura che questi momenti così tristi fanno parte di una realtà molto più ampia che è di vita e speranza. La separazione ci ha chiesto di moltiplicare la solidarietà e la prossimità e penso che questo sia il messaggio che arriva da questo Festino atipico: quello di rimanere uniti. Perché questo è ciò che spetta alla nostra città, lo stare insieme, lo stare uniti nella difficoltà che vive la città degli uomini. Il resto, soprattutto per chi soprattutto ha fede, è anche nelle mani di un Dio che vuole che gli uomini conoscano vita, vita in abbondanza. In questo tempo di pandemia c’è stata una grande gara di solidarietà; la conferma che non prevalgano l'individualismo, la paura, il fare da soli; perché solo insieme possiamo portare avanti l'eredità che ci lascia Rosalia, una donna che resta legata alla sua città e intercede per la sua città”.
Orlando, che dovrà rinunciare alla classica salita sul carro tra la folla, commenta: “Il Festino 2020 conferma nei valori e innova nella rappresentazione la devozione per Santa Rosalia e la fede dei palermitani. Festino 2020 è diverso come dal 1624 ogni Festino è diverso, ma è anche come ogni anno sempre eguale. Nel 2020 è profondamente cambiata la percezione del tempo e dello spazio e di questo cambiamento il Festino 2020 si fa espressione, confermando ancora una volta la dimensione comunitaria di tutti i palermitani pur nel distanziamento fisico. Preghiera, memoria e arte si intrecciano indissolubilmente e insieme contrastano e prevengono la peste, il virus di egoismi individualistici e di soffocanti appartenenze. Questo Festino 2020 sarà diffuso nel mondo come mai in passato, consentendo di sentirsi palermitani a quanti si collegheranno in una sfilata, in una processione mai tanto partecipata in 396 anni”.
Orlando spiega il senso del “Festino che non c’è”, ricordando come l'amministrazione comunale, tramite l’assessorato alle Culture, “ha scelto di non rinunciare a celebrare al meglio il legame fra la città e la “Santuzza”, pur volendo rispettare al massimo le misure precauzionali legate al contrasto della diffusione del Covid-19”.
IL FILM. Uno dei momenti principali del Festino sarà la sera del 14. E Tgs sarà protagonista con il film “Palermo Sospesa-il Festino che non c’è”, che andrà in onda alle 22, la cui realizzazione è stata affidata alla sezione siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, la cui direttrice artistica Costanza Quatriglio curerà la regia. Ma non ci sarà solo il film su Tgs, che sta preparando un ampio programma, con dirette delle cerimonie religiose sia il 14 che il 15 (i dettagli nei prossimi giorni).
Tornando al film, Costanza Quatriglio spiega il progetto: “Un racconto che intreccia itinerari e suggestioni di uomini e donne che abitano i luoghi di una Palermo sospesa. La sacralità dell'attesa, le lingue del mediterraneo, le voci e le strade di una città plurale rinata dalla peste, dove il quotidiano, il sacro e il mito sono intimamente connessi al culto della sua Santuzza”.
Nell'evocazione del dialogo tra l'umano e il divino, il racconto del film intreccia itinerari e suggestioni di una Palermo sospesa. La sacralità dell'attesa, le lingue del mediterraneo, le voci e le strade di una città plurale rinata dalla peste, dove il quotidiano, il sacro e il mito sono intimamente connessi al culto della sua Santuzza.
L’assessore alle Culture Adham Darawsha ha ricordato come “quest’anno il mondo si è scoperto fragile, vulnerabile, impaurito. Gli ultimi mesi hanno messo a dura prova il senso di comunità delle nostre città e della nostra società. Questo momento ci ha imposto di fare scelte inevitabili. Un Festino che si adegua alla nuova situazione, ma che rimane un momento che coinvolge la nostra comunità e che ancor di più ci ricorda le nostre fragilità e le nostre debolezze, ma soprattutto ci ricorda che solo nell'unità e nella solidarietà possiamo superare i momenti difficili”.
Fanno parte del progetto anche la Fondazione Teatro Massimo, l’associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, l’accademia di Belle Arti di Palermo, il conservatorio di Musica di Palermo “Alessandro Scarlatti”, la Fondazione Sant'Elia.
Alla realizzazione del film, che durerà circa 75 minuti suddivisi in tre parti, contribuiscono anche l'Istituto Luce e Rai Teche che hanno messo a disposizione il proprio materiale d'archivio, così come hanno fatto tanti fotografi e cineasti che hanno donato il proprio materiale per sottolineare il contributo collettivo e di comunità da cui nasce questo progetto. Il partenariato è completato dal Museo Pitrè, dal Museo delle Marionette, il Teatro Ditirammu, il liceo Coreutico “Regina Margherita”, il Centro Regionale per l'inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotogrammetrica e audiovisiva, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, la Sartoria Pipi, l’Ance.
Nel video di Marcella Chirchio le interviste a Lorefice e Orlando.
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