Ristoranti in ginocchio a Palermo, Natale Giunta: "Lunedì non riaprirò, questa è la nostra morte"
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Ristoratori in ginocchio in tutta Italia e anche a Palermo in molti sceglieranno di non aprire per evitare ulteriori perdite economiche. "Nel locale di street food prima lavoravamo su 2 turni, adesso solo su un turno ridottissimo di personale per capire cosa succede - ha dichiarato Natale Giunta -. Tutto è cambiato, non ci sono turisti ed esce poca gente". Il ristorante invece resterà chiuso. "Io lunedì non riaprirò il mio ristorante - ha affermato -, un'azienda si fonda su numeri e fatturarti e oggi non posso accontentarmi solo del 20%. Non dobbiamo prenderci in giro, non è vero che ci siamo fermati per due mesi ma di più, perchè le ripercussioni si vedranno per molto tempo. I turisti torneranno quando ci sarà il vaccino, la gente non ha soldi per venire a mangiare da noi. Perchè dovremmo aprire? Soltanto io ho perso un milione e 700 mila euro di fatturato per gli eventi, avevamo preso impegni". Anche Doriana Ribaudo, titolare di Osteria Ballarò allarga le braccia sconfortata: "Il centro storico è privo di turisti e il mercato è diverso rispetto a quando non c'era il coronavirus - dice -. Noi che gestiamo attività con manipolazione di alimenti e somministrazione siamo obbligati alla sanificazione giornaliera che ha un costo maggiore rispetto a prima. Se devo tenere conto dei tre mesi di chiusura, rispetto al 2019 ho avuto perdite per oltre 300 mila euro e a questa somma devo aggiungere le cancellazioni di prenotazioni, eventi e villaggi turistici fino a settembre". Video di Marcella Chirchio