Completate le operazioni di sbarco a Palermo dei 183 migranti (tra loro due donne e 33 minori non accompagnati) che dopo essere stati soccorsi in mare erano stati posti in quarantena sulla nave Tirrenia Rubattino, davanti al porto siciliano.
Salvati dalle navi Ong Alan Kurdi, Sea-Eye e Aita Mari, si trovavano a bordo del traghetto dal 17 aprile. Il trasbordo fu deciso dal governo per evitare eventuali contagi da coronavirus. Tutti i migranti sono comunque risultati negativi al test del tampone.
Le 183 persone sono state assistite a bordo da personale della Croce rossa italiana. I minori saranno trasportati in due centri: a Salerno e a Campobasso.
"Il completamento del periodo di quarantena, ed oggi dello sbarco dei naufraghi che erano stati salvati dalla Alan Kurdi, insieme all'equipaggio di quest'ultima imbarcazione - commenta il sindaco Orlando -, confermano che è possibile coniugare i diritti, primi fra tutti il diritto alla vita dei naufraghi, con il diritto alla salute e alla tutela sanitaria per le comunità che li accolgono. Lo sbarco effettuato al termine di una quarantena durante la quale i naufraghi e l'equipaggio sono stati sottoposti alle necessarie verifiche dello stato di salute anche con riferimento al Covid-19, ha mostrato che anche in una situazione eccezionale come quella vissuta dalla Sicilia in queste settimane è possibile restare umani - conclude -, mantenere l'impegno delle istituzioni entro i giusti ambiti formali e sostanziali di rispetto di ogni diritto".
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