In centinaia davanti la Prefettura di Palermo fra studenti, docenti, ricercatori, sindacati e cittadinanza attiva per prendere parte al presidio indetto dagli studenti palermitani per chiedere l'immediata revoca del provvedimento disciplinare emesso contro la docente del Vittorio Emanuele III Maria Rosaria Dall'Aria e per manifestare il proprio dissenso contro le continue intimidazioni a studenti e professori inflitte dal governo Salvini.
La docente d'italiano è stata accusata di non aver vigilato sull'attività dei suoi studenti che hanno paragonato il Decreto Sicurezza di Matteo Salvini alle leggi razziali fasciste. 15 giorni di sospensione e stipendio dimezzato è la pena comunicata ieri dal Provveditorato all’istruzione della provincia di Palermo. E' bastato un evento Facebook pubblicato ieri sera e un semplice passaparola per far scattare la mobilitazione. "No alla censura nelle scuole”, “Liberi di pensare con la nostra testa”, “La scuola non è una caserma”, sono le frasi scritte sugli striscioni preparati ad hoc dagli studenti ed esposti al presidio.
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