I funerali di Giovanni Romano, 39 anni, morto lunedì in un terribile incidente stradale sulla Palermo-Catania, si sono svolti a Villagrazia di Carini, dove da anni ormai risiede la sua famiglia. Intanto il plenum del Csm ha commemorato il giovane pm di Enna. «Un magistrato appassionato, limpido, equilibrato, dal tratto umano, sempre solare, pronto a fare squadra», ma anche «un papà premuroso, uno sportivo, aperto al confronto col sociale», ha detto di lui in un intervento commosso il consigliere Paolo Criscuoli, che ha avuto «la fortuna di conoscerlo» e che ha espresso alla moglie (pure lei un magistrato) e al suo bambino il «più profondo senso di cordoglio, di vicinanza e di solidarietà».
Il Csm ha preso spunto da questo fatto drammatico per occuparsi della condizione dei giovani magistrati «inviati in territori
difficili, spesso lontano da casa ed in luoghi influenzati dalla criminalità organizzata, a cui viene richiesto di operare in condizioni professionali e logistiche difficili se non impossibili», è l’invito che ha invece rivolto il togato Sebastiano Ardita. Mentre la collega Concetta Grillo ha espresso la «condanna» per i «commenti indegni» apparsi sui social alla notizia della morte del magistrato.
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