Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Via D'Amelio, la relazione dell'Antimafia: "Stessa mano dietro strage e depistaggio"

"La stessa mano, non mafiosa, che accompagnò Cosa nostra nell’organizzazione della strage di via D’Amelio potrebbe essersi mossa, subito dopo, per determinare il depistaggio e allontanare le indagini dall’accertamento della verità". L’ha detto Claudio Fava, presidente della Commissione regionale antimafia, nella conferenza stampa seguita al termine del lavoro di indagine sui depistaggi di via d’Amelio, dove il 19 luglio 1992 dove persero la vita in un attentato il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.

"Mai una sola investigazione giudiziaria e processuale ha raccolto tante anomalie, irritualità e forzature, sul piano procedurale e sostanziale, come l’indagine sulla morte di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta - si legge nelle conclusioni della relazione della commissione regionale Antimafia -. Mai alla realizzazione di un depistaggio concorsero tante volontà, tante azioni, tante omissioni come in questo caso. Mai gli indizi seminati, in corso di depistaggio, furono così numerosi e così ignorati al tempo stesso come nell’indagine su via D’Amelio".

"Mio padre è stato lasciato solo da vivo e da morto" ha detto a Palermo Fiammetta Borsellino, figlia di Paolo, a margine della conferenza stampa dell’Antimafia regionale. "Nel depistaggio - ha aggiunto - c'è stata una responsabilità collettiva dei magistrati che hanno avuto comportamenti 'contra legem' e che ad oggi non sono stati mai perseguiti né sul piano disciplinare né su quello giudiziario. C'è chi ha lavorato nel periodo del depistaggio e dimostrato di non aver capito nulla di mio padre".

«Ritengo che la responsabilità sia di tutte le persone che nel quindicennio e nel ventennio successivo alla strage sfilavano nella nostra casa parlo anche dei magistrati della procura di Palermo che erano al corrente di ciò che avveniva, e a nessuno è venuto in mente di allertare la nostra famiglia rispetto ai pericoli, rispetto alla cosa più importante che ci riguardava, ovvero la verità sulla morte di mio padre", ha aggiunto Fiammetta Borsellino.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia