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"Banda delle mutilazioni" a Palermo, rimborsi fino a 150 mila euro

Una truffa che poteva fruttare anche 150 mila euro per ogni persona mutilata. Per questo due organizzazioni criminali cercavano tra giovani tossicodipendenti, persone con problemi di alcolismo o ritardi psichici. Questi disperati diventavano le vittime compiacenti, reclutate dagli undici fermati dalla polizia questa mattina a Palermo, con l'accusa di avere mutilato braccia e gambe delle loro vittime, che erano consenzienti nonostante a volte finissero in sedia a rotelle.

Alla gente che veniva reclutata prospettavano di incassare lauti risarcimenti. Così ci acconsentiva a subire lesioni di particolare gravità, illuse dalla promessa che il risarcimento assicurativo sarebbe stato enorme, tanto più consistente quanto più grave sarebbe stata la mutilazione e la frattura cui si sottoponevano.

Così i componenti della banda scagliavano contro le loro vittime dischi di ghisa da 20 chili, del tipo di quelli utilizzati nelle palestre, procurando la rottura degli arti. Una volta fratturate le braccia e o le gambe della persona, l’organizzazione utilizzava diverse compiacenze e si sarebbe occupata di mettere in scena il finto incidente stradale.

Sono stati pagati anche falsi testimoni e trovati veicoli falsamente coinvolti. Una volta inscenato l’incidente,  venivano avviate le pratiche assicurative, che potevano valere importi variabili tra i 100 e i 150 mila euro per singola pratica.

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