"Qui il degrado ormai è impossibile, non riusciamo a lavorare. A spese nostre, ogni mattina viene un'addetto per lo spazzamento della strada e per rimuovere i rifiuti. E poi incuria diffusa. Abbiamo fatto diverse segnalazioni, ma senza nessun esito. Chi di competenza viene qui solo per fare i verbali, se magari trova qualche tavolino sistemato sul suolo pubblico. Qui lavoriamo, paghiamo le tasse per avere che cosa? Dobbiamo chiudere?".
Eccolo lo sfogo di Giuseppe Vizzini, proprietario del ristorante Sant'Andrea a Palermo, nell'omonimo vicolo di cui tanto si parla in questi giorni per via di una piscina "fai da te" montata dai residenti. Una iniziativa che ha diviso l'opinione pubblica, fra chi difende i bambini "meno abbienti che hanno il diritto di fare il bagno" e chi invece grida all’indecenza.
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