Migranti arrivate a Palermo: "Disidratate e sottopeso, la bimba sta bene"
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Sembra pelle e ossa, pesa 35 chilogrammi, ha 27 anni, e avrebbe trascorso «sette mesi drammatici» in Libia, dove sarebbe stata anche violentata. E' una delle donne trasferite a Lampedusa dal barcone con 450 migranti e poi ricoverata nel pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Non parla, tanta è la stanchezza, ma anche la paura, che le incutono i ricordi che non riesce a cancellare. Ma appena arrivata in ospedale ha trovato la forza di gridare, indicando la figlia di 4 anni che era con lei: «non mangia da tre giorni, aiutatela, datele del cibo, subito, vi prego...». Poi si è chiusa in un silenzio carico di tensione da smaltire. Ed è stata la bambina, dopo avere mangiato latte e biscotti, a prendersi cura di lei. E’ stata lei a scegliere, a Lampedusa, i vestiti per la madre tra quelli messi a disposizioni da associazioni di volontari. Ed è lei a tentare di farla sorridere cantando e ballando. Per la musica ha usato un cellulare messo a tutto volume. Ha cantato e danzato apparentemente felice. La madre l’ha guardata, ed è sembrata sorridere anche lei, ma soltanto con gli occhi, non ha la forza per fare altro. “La signora è già presa in carico dal servizio sociale, non hanno separato madre e bambina in questo momento, verrà poi ricoverato in un reparto idoneo - dice la dottoressa Laura Marsala, dell’Arnas Civico. Un’altra migrante si trova nel reparto di ostetricia in quanto è incinta. La bambina sta bene, è vivace, dicono che non mangiano da tre giorni, una delle migranti è disidratata e sottopeso”.