"Noi veneriamo Santa Rosalia nel segno di una liberazione dal male e dalla sofferenza. E' lei che ci chiede di aprire il nostro sguardo all'altro, che è dinanzi a noi e che ci rimanda al volto di Dio: l'Altro con la 'A' maiuscola".
Così l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice si è rivolto alle autorità presenti a Palazzo delle Aquile durante l’omelia in occasione della santa messa che si celebra ogni anno alla vigilia del Festino. Fra i presenti il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, il presidente della Regione Nello Musumeci, il questore Renato Cortese e il comandante della polizia municipale Gabriele Marchese, insieme ai consiglieri comunali e agli assessori della giunta.
"Noi chiediamo al Signore la luce del cuore e la capacità di poter rientrare in noi stessi – ha proseguito Lorefice - L’ascolto della parola di Dio è essenziale per la costituzione della città degli uomini nel segno del bene, della solidarietà e della giustizia".
“Oggi noi ci troviamo in questa casa comunale e ci presentiamo davanti al Signore con questa consapevolezza che siamo chiamati insieme a fare in modo che il nostro servizio possa incidere positivamente per la città. La nostra città che ha dato a Santa Rosalia l'opportunità di manifestare la sua grandezza”, ha concluso l’arcivescovo di Palermo.
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