"L'episodio più eclatante è la capacità di condizionare una festa religiosa, condizionando la volontà di un parroco". Lo ha detto il capo della Squadra mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti, durante la conferenza stampa sull'operazione antimafia che ha portato all’arresto di undici persone legate alla famiglia mafiosa della Noce.
"Il parroco è una figura ibrida che ha collaborato con noi solo dopo i fatti - ha aggiunto -. Cosa nostra ha chiesto al parroco una illuminazione particolare. La festa non è stata per nulla religiosa. E’ stata una festa con stand autorizzati dalla mafia. Gli incassi erano finalizzati al sostentamento dei detenuti. I commercianti si sarebbero anche arricchiti grazie alla festa e l'idea dei mafiosi era quella che così avrebbero poi pagato tranquillamente il pizzo. Durante la festa un cantante neo melodico dal palco ha omaggiato Giovanni Musso, capo della Noce, che era affacciato al balcone".
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