PALERMO. "Stop alla violenza": si è svolto in piazza Politeama a Palermo il sit-in, organizzato dall'ordine dei medici di Palermo per manifestare pacificamente contro ogni forma di aggressione, a partire dalle violenze che si consumano ogni giorno negli ospedali e nei luoghi di prima emergenza ai danni dei medici e del personale sanitario.
"Aggressioni negli ospedali? In questo momento c'è un attacco al mondo della salute che si traduce in sanità. Ricordiamo le guardie mediche, gli ambulatori, gli infermieri, o chi apre e chiude un portone e recentemente anche gli amministrativi", ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Medici della Sicilia, Toti Amato, nel corso del sit-in.
"I dati certi, comunicati dall’Inail - ha aggiunto Amato - , per quest’anno dicono che ogni giorno ci sono tre aggressioni agli operatori della sanità. Cosa stiamo aspettando? Questa non è un’emergenza, è più che un’emergenza. Su questo dato noi dobbiamo intervenire. Con l’assessorato con cui lavoriamo istituzionalmente stiamo preparando un percorso formativo".
"Mi permetterò di dire - ha sottolineato Amato - che probabilmente servono metodi più energici che non sono Polizia, gli Alpini o altro... Quello che potrebbe iniziarsi a pensare è che chi colpisce un bene sociale, il bene della salute, quando si distrugge uno strumento, una porta, che appartiene alla comunità, credo che nessuno abbia più diritto a essere assistito gratuitamente se fa un danno. È provocatorio ma è una cosa che deve essere fatta", ha concluso Amato.
Presenti al sit-in anche il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l'assessore alla Salute della Regione, Ruggero Razza: "Massima solidarietà ai medici e ai lavoratori della sanità - ha detto Razza - stiamo cercando di programmare e mettere in campo un piano e degli interventi per rafforzare la sicurezza. Da tutti i cittadini ci aspettiamo un messaggio positivo e attivo".
"Le forme di violenza dilagano nel mondo nella sanità come in quello della scuola", ha detto Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione della Regione Siciliana, anch'egli presente in piazza Politeama. "I casi di violenza, attuali e frequenti, mostrano che è in corso un allentamento della coesione tra le istituzioni e i cittadini. Anche nel mondo della scuola stiamo assistendo a delle forme di violenza, pericolosa e gratuita. C'è necessità - conclude Lagalla - di recuperare aspetti organizzativi, momenti di lavoro comune e soprattutto la coesione sociale".
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