PALERMO - "Bacchi è un imprenditore che è entrato in società con i mafiosi e che, grazie al sostegno di cosa nostra, ha acquisito il monopolio del settore giochi e scommessi attraverso l'attivazione di moltissimi punti gioco. Oltre alla Sicilia aveva esteso le sue attività anche nel resto d'Italia tramite l'apertura di circa 700 punti gioco complessivi. Siamo davanti a un imprenditore che cerca e ottiene l'aiuto della mafia per espandere la sua attività e di una mafia che trova interessante dal punto di vista economico investire per gli enormi utili raggiunti senza particolari rischi. E' praticamente impossibile quantificare con esattezza i guadagni: da alcune stime si parla di un milione al mese".
Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi a proposito dell'imprenditore Benedetto Bacchi arrestato per concorso in associazione mafiosa. Lo Voi ha anche ricordato uno studio recente della Banca d'Italia che segnalava che il settori giochi è oggetto di potenziali infiltrazioni della criminalità normalizzata per gli ingenti guadagni che muove. "L'Unità informazioni finanziarie - spiega il procuratore - chiedeva più controlli e scambi informativi tra le autorità specie per il carattere transfrontaliero dell'attività e lanciava l'allarme sulla gestione delle piattaforme illegali online con server in Paesi esteri".
Nel video le interviste al capo della squadra mobile Rodolfo Ruperi e al procuratore Francesco Lo Voi.
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