Riina: ex sindaco Corleone, si chiude lunga storia
CORLEONE. ''La notizia era attesa: si sapeva in paese che stava male. Totò Riina è una parte importante e ingombrante di questa città. Certo non è una notizia che lascia indifferenti i corleonesi, anche se sono in pochi che la commentano. Naturalmente come tutte le morti non suscita soddisfazione. Si prende atto che si chiude una storia lunga e ci si interroga anche su come possa continuare Cosa Nostra a radicarsi in questo territorio". Lo dice Pippo Cipriani ex sindaco di Corleone per due volte (dal '93 al 2001) a capo di una giunta formata da giovani e progressista che si è intestato nel suo comune numerose battaglie antimafia e per questo è stato più volte bersaglio di minacce e intimidazioni.
"La famiglia Riina ha un ruolo impegnativo a Corlone - aggiunge Cipriani -. Non ha mostrato mai segni di cedimento e di collaborazione. Continuano ad essere un elemento di pesantezza per questa realtà".
Molti beni di Riina sono stati confiscati; nel nuovo edificio che doveva ospitare la famiglia prima è stata impiantata la scuola di agraria e ora c'e' la caserma della Finanza e molti terreni sono stati dai a coop di giovani. Su questo Cipriani ha lavorato molto. "Lo Stato che toglie i beni alla mafia incoraggia il lavoro dei giovani - dice l'ex sindaco - e delle persone per bene, fa un grande investimento nel territorio".
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