PALERMO. La cocaina, comprata a 30 mila euro al chilo, giungeva da Colombia, Venezuela, Ecuador e Costarica per riempire di polvere bianca le piazze di Palermo, Carini, Capaci, Partinico, Trapani, Salemi, Mazara del Vallo e Marsala. Un giro organizzato, secondo gli investigatori che ieri hanno arrestato 17 persone, da Alessandro Bono.
Le conversazioni tra i vari spacciatori e fornitori avvenivano attraverso la chat del Blackberry, ritenuta più sicura. Ma la procura di Palermo, con l’indagine condotta dal sostituto Maurizio Agnello, è riuscita a intercettare le conversazioni tra i vari attori del traffico di cocaina. Il linguaggio, che voleva essere criptico, era in realtà piuttosto esplicito.
Nei messaggi scambiati nel novembre 2014 da due degli indagati, Ernesto Anastasio e Fabio Chianchiano, si capisce che non si sta parlando di un viaggio ma di droga. “Zio buongiorno tutto bene?quando la mandate a maria”, “Buongiorno nipote ma i biglietti ci sono top class come II penultimo viaggio”, “Si zio...quando vediamo?”, “Fine settimana va bene”, “X me va bene fatemi solo sapere quanti biglietti devo prenotare”, “Senti va bene un biglietto l'importante che è prima classe”, “penso che maria sabato sia da te”, “ok non facciamo che lo lasci a terra”, “No zio non ti preoccupare se x sabato sta qua ci imbarchiamo insieme”, “ok datemi conferma se posso bloccare il biglietto”.
Chianchiano e un altro indagato parlando invece facendo finta di avere una relazione d’amore. “Amore posso prenotare la camera amore”, “Buongiorno, si”, “Ciao amore a che ora ti vengo a prendere tvb”, “Vengo dalla mamma a che ora”, “Si gioia vieni ora”, “Amore vengo da mamma”, “Si aspetto te”.
In qualche caso si parla di problemi di salute: “Non appena arrivi in ospedale fammi sapere perché no ho il tel di mio nipote”, “Ok”, “Amore sono in ospedale”, “Ok tieni informato me”, “Wee come e finita e meno male che volevi la ricarica”, “Sto aspettando il dottore”, “Amore il dottore e offeso e forse non mi vuole più in ospedale”, “Digli che il telefono l’ho scarico e che lunedì vieni e gli porti mille euro”.
Qualche volta la droga non era “di prima classe”. E Bono si lamentava con Chianchiano. “Figlio ci sono problemi con l'ultimo fa puzza”, “Ma ti stai scimunizzando ma quando ti ho fatto mai problemi butta a sto meccanico di merda”.
Di regali si parla tra la Colombia e la Sicilia. Freddy, un narcotrafficante, viene chiamato da Salvatore Spatola (anche lui indagato) per capire quando arriverà un carico. Freddy: "è già arrivata la caffettiera?”. Spatola: “Non ancora”. "Ok, - risponde Freddy - quello che ti ho mandato è una prova che stiamo facendo, l’altra è pure pronta e oggi la mandiamo, è un po' più grande”. Verso la fine del mese Freddy e Spatola iniziavano a temere che il pacco potesse essere stato intercettato alla dogana a Roma, come in effetti avvenuto. Freddy si preoccupa "perché non è arrivato il regalo, forse perché si era ammalato…”. Poi dice a Spatola di non telefonargli più.
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