Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Due sale operatorie e 19 posti letto: apre a Palermo nuovo reparto di chirurgia plastica

PALERMO. Nel corso della commemorazione di Paolo Giaccone, il medico legale ucciso dalla mafia 35 anni fa al Policlinico a Palermo, è stato inaugurato il nuovo reparto di chirurgia plastica. «Ricordare la figura del professore Paolo Giaccone - ha commentato il rettore di Palermo, Fabrizio Micari - significa ricordare il simbolo dell’impegno, dell’etica e dell’onestà del lavoro. Questa commemorazione rinnova il messaggio rivolgendosi soprattutto ai nostri giovani a cui, oltre alla preparazione culturale, è nostro dovere trasmettere i valori umani e professionali più profondi. In questa giornata - ha continuato il rettore - abbiamo anche voluto inaugurare il nuovo padiglione di Chirurgia Plastica, con le sue sale operatorie e attrezzature di eccellenza, a sottolineare l'impegno per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio, un territorio in cui il futuro è possibile». Erano presenti Milly Giaccone, la figlia del medico ucciso, il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il direttore generale del Policlinico Fabrizio De Nicola. Il nuovo reparto è dotato di 19 posti letto, in camere doppie, con bagno e doccia per ogni camera, climatizzazione gestibile autonomamente per ogni singola camera e letti elettrici che il paziente comanda mediante una tastiera integrata. Il padiglione è dotato di 2 sale operatorie principali per alta chirurgia; una sala operatoria per chirurgia in Day Hospital; una piccola sala operatoria per chirurgia ambulatoriale. Per quanto riguarda l’attività di ricerca scientifica nel reparto è presente un laboratorio ultramoderno attrezzato per l'isolamento e la coltura di cellule staminali da tessuto adiposo. C'è anche una biblioteca collegata anche con la sala operatoria mediante un sistema audio-video. La struttura è sede della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di cui la sede di Palermo è capofila per tutti gli Atenei siciliani. Immagini di Piero Longo

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