PALERMO. "E' stata un'attività lunga, supportata da molti servizi tecnici, condotta in piena sinergia con la guardia di finanza. Siamo molto soddisfatti, non solo abbiamo individuato in un quartiere ad altissima densità criminale la “testa dell’acqua”, il capo mandamento, e abbiamo individuato tutti i personaggi di rilievo delle famiglie mafiose, risolvendo e impedendo numerose estorsioni". A dirlo è Rodolfo Ruperti, il capo della squadra mobile, dopo l'operazione che ha smantellato il clan di Brancaccio, con 34 arresti
"Gestivano un reticolo importantissimo delle aziende, imballaggi industriali. Non solo in Sicilia , dove erano monopolisti, ma in tutta Italia. Si parla di un giro da 60 milioni di euro. Portavano molto flusso di denaro nelle famiglie che poi gestivano gli affari illeciti", dice il comandante del nucleo della polizia tributaria della guardia di finanza Francesco Mazzotta.
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