CACCAMO. Momenti di panico a Caccamo dove un vastissimo incendio ha distrutto decine ettari di zona boschiva e macchia mediterranea, minacciando abitazioni ed attività commerciali. Il rogo, originatosi in tarda mattinata sul versante termitano, in contrada Chiarchiaro nei pressi dei mobilifici di Gervasi e Catanese, a causa del vento e dell’elevata temperatura (40 gradi), si è velocemente propagato su tutta la zona forestata delle contrade Corvo e Cangemi, ha varcato la rupe della torretta Guardiola fino a lambire anche la zona di San Rocco e del cimitero. Mentre la popolazione veniva supportata da carabinieri, vigili urbani ed amministratori locali, per domare le fiamme, alte fino a 10 metri, sul posto si è reso necessario l’intervento congiunto della Guardia Forestale di Caccamo, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile dei distaccamenti di Termini Imerese e Lascari. Per oltre 4 ore le fiamme sono state arginate con uomini e mezzi via terra, in attesa dell’arrivo del canadair che sta domando l'incendio prelevando l’acqua dall’invaso Rosamarina. I Vigili del Fuoco hanno cosparso di schiuma antincendio lunghi tratti della Circonvallazione per evitare ogni rischio per le abitazioni del paese. Altri incendi sono divampati nei territori dei comuni di Misilmeri, Monreale, Sclafani Bagni, Gangi e Prizzi. Oltre ai forestali sono intervenuti i Vigili del Fuoco e alcuni volontari inviati dal Dipartimento della Protezione Civile. Inoltre la Sala Operativa del Corpo Forestale ha richiesto la collaborazione della Protezione Civile della Città Metropolitana di Palermo che ha inviato una autobotte per attività di supporto. Infine la Forestale ha richiesto l'intervento dei mezzi aerei anche sugli incendi di Termini Imerese, Sclafani Bagni e Misilmeri. I numerosi incendi in atto in tutta la regione e l’esiguità dei mezzi aerei disponibili in questo momento stanno costringendo ad intervenire solo con le forze a terra.